Prima o poi nella vita si sente l'esigenza forte di aprire un nuovo blog. Forse perché un blog è un diario, una possibilità divertente per appuntarsi i propri pensieri, per approfondire le proprie passioni, per scoprire se stessi interagendo con altre persone.
Un blog è un mezzo meraviglioso per esprimersi, condividere pensieri e confrontare le proprie esperienze, lasciandosi affascinare dalla complessità delle vite di ognuno di noi. Noi che siamo un insieme di esperienze. Noi che siamo immersi in una disordinata miscela di input sensoriali, che siamo bombardati da suoni, odori, luci e colori, spesso difficili da interpretare, a volte impossibili da descrivere. Questo è il fascino dell'esperienza della vita: la possibilità di esplorare il mondo attraverso i nostri sensi.
Evviva la vista, che ci permette di catturare con un battito di ciglia chi o cosa ci si pone all'attenzione, con i suoi colori e le sue luci.
Evviva l'udito, che ci avverte di ogni suono conosciuto o che ci regala emozioni quando sentiamo una melodia gradevole.
Evviva il gusto, che ci evita avvelenamenti e ci regala intense sensazioni di piacere quando addentiamo qualcosa che ci piace.
Evviva il tatto, che ci permette di entrare in relazione con la materia solida, che ci permette di riconoscere una consistenza piacevole o che ci mette in allerta quando c'è il pericolo di scottarsi o di farsi male.
Ma il senso che più di tutti mi ossessiona, da quando sono nata, è l'olfatto.
Possiamo decidere di non guardare, di non udire, di non assaporare, di non toccare, ma non possiamo decidere di non odorare, perchè, come diceva Patrick Süskind nel suo romanzo più famoso, "il profumo è fratello del respiro". Non possiamo vivere senza respirare, quindi finché abbiamo vita, non possiamo evitare di farci invadere dagli odori.
"Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini".
Io non riesco a non pensarci. Ad ogni respiro.
Il mio rapporto con l'olfatto è particolarmente complicato. Credo che in ogni situazione io mi sia trovata in vita mia, abbia irrimediabilmente influenzato tutte le mie scelte, radicandosi vigorosamente nei miei ricordi.
Considerato poi che sono nata tra saponi e acque di colonia, vien da se io abbia, volente o nolente, dovuto imparare a dare ascolto al mio naso, peraltro anche esteticamente piuttosto importante, imparando a distinguere prima gli odori (come tutti) poi i profumi, poi le singole materie.
E pur lavorando con i profumi, la mia avidità di odori mi spinge a ricercare sempre fragranze nuove, insolite, emozionanti.
No, non creo profumi, se è questo che state pensando. Li vendo. E nel venderli mi sono spesso imbattuta nella difficoltà di traduzione della materia olfattiva in linguaggio verbale.
Non è facile descrivere un profumo. Spesso è necessario ricorrere a metafore o immagini, perché il nostro vocabolario non conosce parole sufficenti a delineare una fragranze, a fare immaginare un odore. Oltretutto questo fatto non ci aiuta ad escludere che quanto percepiamo è simile per tutti.
Per questo ho voluto aprire uno spazio in cui raccontare le mie esperienze olfattive in maniera assolutamente soggettiva. Uno spazio in cui confrontarmi con chi condivide con me questa passione/ossessione, in cui tentare di dare una forma scritta alle sensazioni che mi regala ogni profumo che sento, senza la pretesa di catturarlo e di rinchiuderlo definitivamente nella gabbia di una definizione. Perché quello che deve fare il profumo è proprio questo: regalare un'emozione, un brivido, un'immagine e poi fuggire verso altri nasi.
Sooner or later in life you feel the strong need to open a new blog. Perhaps because a blog is a diary, a funny opportunity to write your own thoughts, to explore your passions, to find yourself interacting with other people.
A blog is a wonderful means to express yourself, share thoughts and compare your experiences, fascinated by the complexity of the lives of everyone. We who are a set of experiences. We who are immersed in a chaotic mixture of sensory input, we are bombarded by sounds, smells, lights and colors, often difficult to interpret, sometimes impossible to describe. This is the charm of the life experience: the chance to explore the world through our senses.
The view, which allows us to capture with a heartbeat who or what stands to attention, with its colors and lights. The sound, any sound that warns us of known or emotions when we feel gives us a pleasing melody. The flavor, which prevents poisoning us and gives us intense feelings of pleasure when addentiamo something that we like.The touch, which allows us to enter into a relationship with the solid matter, which allows us to recognize a pleasant consistency and that puts us on alert when there is the danger of burning or hurting yourself.
But the sense that haunts me most of all, since I was born, the sense of smell.
We can decide not to look, not to hear, not taste, do not touch, but we can not decide not to smell, because, as Patrick Süskind said in his most famous novel, "the perfume is the brother of breath." We can not live without breathing, so until we have lives, we can not avoid being invaded by odors.
"He who dominates the smells, dominates the hearts of men."
I can not help but think about it. With each breath.
My relationship with the sense of smell is very complicated. I believe that in every situation I found both in my life, has irrevocably influenced all my choices, rooted strongly in my memories.
Similarly, given that I was born in soaps and colognes, it comes from if I have, willingly or unwillingly, had to learn to listen to my nose, however aesthetically quite important, first learning to distinguish odors (like everyone else) then the scents , then the individual subjects.
And while working with the scents, the smells of my greed pushes me to always try new fragrances, unusual, exciting.
No, I don't create perfumes, if that's what you're thinking. I sell them. And I sell are often encountered in the field of translation difficulties olfactory verbal language.
It is not easy to describe a perfume. It is often necessary to resort to metaphors or images, because our vocabulary does not know words to outline a sufficenti fragrances, imagine making a smell. Besides this fact helps us to exclude that what we perceive is similar for all.
That's why I wanted to open a space in which to tell my olfactory experience in a completely subjective and free, faithful only to myself and my feelings.
A space in which to confront with those who share my passion / obsession, groped in which to give written form to the feelings that I feel gives me every scent, without pretending to arrest and lock him in the cage of a definitive definition. Because what a smell should do is just that: give an emotion, a thrill, an image and then flee to other noses.
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